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Idee shooting tra amiche
Che tu stia cercando delle informazioni per realizzare un servizio fotografico professionale con un’amica o un qualsiasi tipo di progetto, in questo articolo esprimeremo concetti base utili per lo sviluppo di un progetto creativo. Visioneremo insieme un servizio fotografico svolto, pensato e progettato per esprimere raffinatezza, femminilità ed eleganza promuovendo una nuova collezione di borse in similpelle del brand LABEL ROSE.
Focus
Quando si inizia un progetto, alla base c’è sempre una motivazione profonda.
Il metodo di sviluppo utilizzato nel progetto che porteremo come esempio in questo articolo di blog è ormai diventato un processo istantaneo, veloce ed efficacie. Questo per rendere noto che il metodo che si deciderà di utilizzare con l’esperienza si semplificherà. Questo perché la mente diventerà più elastica e attiva giungendo a concetti più complessi in tempi più brevi. Niente timore se suscita il “blocco del creativo”. Si tratta di una situazione momentanea che può richiedere del tempo per “sbloccarsi” ma quando questo accadrà, si sarà subito pronti e freschi per continuare a progettare.
Partiamo dicendo che il progetto a cui faremo riferimento in questo blog, come accennato precedentemente, sarà uno shooting fotografico, realizzato per il lancio una nuova collezione da inserire al vasto catalogo di articoli che dispone il brand LABEL ROSE. Nel caso di Label Rose, la motivazione profonda era quella di mostrare l’essenza di questa nuova borsa esibendone le caratteristiche mostrandola indossata, contestualizzata in un ambiente attuale e abbinata ad outfit estremamente delicati e raffinati.
Credi nel tuo progetto
È estremamente importante non perdere il focus, ovvero il motivo per cui si genera un
determinato contenuto che in questo caso era il lancio di BEA.
Che sia attraverso un quadro piuttosto che un oggetto di design, un libretto delle istruzioni o una foto, bisogna capire come comunicare il messaggio in modo da soddisfare l'idea di partenza e ricevere il feedback tanto ricercato. Ciò richiede flessibilità, studio, pazienza e dedizione perché il tempo diventa un migliore amico quando si sceglie di iniziare un percorso progettuale. Purtroppo la buona riuscita e il successo tanto desiderato non rispecchia sempre con la realtà, per questo motivo un altro aspetto interessante da introdurre è l'esperienza. Come il detto dice: “Non si nasce imparati” e questo implementa complicazioni durante il percorso ma bisogna avere fede nel processo e credere nelle proprie
potenzialità e istinti.
La realizzazione di uno shooting, come per la creazione delle grafiche, di siti e di tutti i media che mirano a comunicare un messaggio, non prevede la sua sola realizzazione, in questo caso lo scatto in sé. Si tratta invece di un processo molto più completo, strutturato e studiato.
Il tutto parte da una accurata e approfondita ricerca che ci porta a concretizzare un'idea che già alla base risulta solida. Ovvero, l’idea di partenza è la fonte, la sorgente che attraverso una sostanziosa attenzione e progettazione, non in termini di quantità e mole di lavoro ma di qualità progettuale, porta allo sfociare un progetto ben pensato e organizzato. Nel momento in cui si è a conoscenza in maniera stabile del messaggio che si vuole comunicare e dunque giunta la fase in cui si definisce COME comunicarlo.
Fase progettuale
Gestire e realizzare uno shooting di tipo professionale, che sia per hobby e quindi per passione piuttosto che per lavoro come per chi crea oggetti di design o scova strategie di comunicazione, per chi elabora contenuti per social o siti, gli stessi ideatori di siti, richiede una fase di progettazione.
In cosa consiste questa fase?
Di essenziale importanza è la conoscenza del messaggio. Dev’essere ben chiaro e di primaria importanza è non perdere il focus. Il focus permette l’immediata origine di domande, proposte, dubbi, soluzioni e alternative che mettono le radici ad un’idea iniziale destinata a svilupparsi, crescere e concretizzarsi.
Ma come si fa progettazione?
Generalmente la fase progettuale, essendo il cuore del piano, introduce nuovi elementi che ampliano gli orizzonti del pensiero proponendo alternative che non si erano, in un primo momento, prese in considerazione. Queste nuove soluzioni possono risultare ottimali e papabili scelte. A questo serve la fase progettuale, per scendere nel profondo di un’idea e risalire con la proposta migliore. I progettisti per consolidare questa fase del progetto si affidano a metodi, in realtà molto conosciuti ed efficaci, come:
il Brainstorming che significa “tempesta nel cervello”, attraverso dibattiti, confronti, scambi di idee che permettono di mettere in luce punti importanti dell’argomento in questione e trovare soluzioni originali e significative (nel caso in cui il tema fosse un progetto condiviso o di gruppo), oppure una riflessione personale che per semplificare il processo si avvale di carta e penna per scrivere "nero su bianco" tutto quello che passa per la mente andando a creare un uragano di parole e informazioni che arricchiranno il progetto dando vita a questioni e punti che faranno nettamente la differenza.
Un altro metodo è quello della Moodboard che invece è una raccolta visiva di immagini, tessuti, concetti, pensieri, ideologie, ambienti che portano al raggiungimento dello stile e l’estetica che si vuole promuovere definendo il carattere e al personalità del progetto. Il metodo più concettuale e intrinseco del Brainstorming come quello visito e stilistico della Moodboard sono potenzialmente due processi che potrebbero essere infiniti e continuare a proporre soluzioni alternative.
Per questo servizio fotografico, le ragazze del team content, insieme a Francesca hanno optato per dare maggiore visibilità alla nuova bag BEA nelle colorazioni più tenui, come per far trasparire il suo lato più dolce e delicato. BEA è una borsa comoda, essenziale e versatile, motivo per cui si è scelto di scattare tra le vie di Treviso, mescolando un stile molto “cute” ad un contesto decisamente attuale.
Raccolta materiale
Una volta definite le necessità giunge il momento di reperire tutto il materiale. Quindi, grazie alla Moodboard sono stati messi in luce i punti fondamentali come l’esprimere dolcezza, morbidezza, semplicità mantenendo lo stile elegante e sofisticato. Il team content ha acquistato gli outfit che meglio avrebbero messo in risalto i due colori più tenui della collezione di BEA, ovvero rosa nude e azzurro polvere.
La cartella colori di BEA è estremamente sofisticata e ricca di carattere, le due dolcezze però, in questi due colori così delicati, erano perfetti per degli scatti fotografici. Quindi è stata fatta un’ulteriore ricerca in modo da trovare gli outfit giusti, quelli che avrebbero reso lo scatto davvero perfetto comunicando semplicità e purezza con estrema sofisticatezza.
Francesca e Nicole per questo shooting hanno indossato due meravigliosi morbidi abiti di MESHKI perfettamente matching e decisamente azzeccati per questa occasione.